Cultura aziendale e gestione della conoscenza: Leva per l’innovazione e la performance
In un mondo affollato di organizzazioni che competono per l’innovazione e l’efficienza, la cultura aziendale assume un ruolo sempre più determinante. Una cultura aziendale che promuove la condivisione della conoscenza può trasformare il modo in cui un’azienda innova, opera e si afferma nel mercato. Ma come può una cultura incentrata sulla condivisione della conoscenza fare […]
Knowledge Mapping e innovazione aziendale
In un’epoca caratterizzata da cambiamenti rapidi e da una concorrenza sempre più accesa, l’innovazione si configura come la chiave di volta per il successo e la sostenibilità aziendale. Tuttavia, l’innovazione non nasce dal nulla; è alimentata da una risorsa preziosa e spesso sottovalutata: la conoscenza. Qui entra in gioco il Knowledge Mapping, uno strumento strategico […]
L’IA è il vaso di Pandora?
Intelligenza artificiale e futuro: le mie riflessioni su ChatGPT e la lettera aperta firmata da Elon Musk, con focus su opportunità, preoccupazioni ed etica delle tecnologie emergenti.
Strumenti e tecniche per raccogliere la conoscenza
Estrarre la conoscenza dalle persone mentre lavorano è fondamentale per garantire la continuità delle competenze e la formazione dei dipendenti, ma è importante considerarla come parte di un processo di gestione continua della conoscenza e incoraggiare la condivisione delle conoscenze esistenti.
Come individuare le competenze chiave
Scoprire chi possiede la conoscenza necessaria all’interno dell’organizzazione può essere una sfida per molte aziende. Tuttavia con qualche accorgimento non è così impossibile.
Key Knowledge Assets: la chiave per il vantaggio competitivo dell’azienda
I Key Knowledge Assets (KKA) rappresentano la conoscenza che un’azienda possiede e che le permette di creare valore e di avere un vantaggio competitivo. Possono essere suddivisi in tre categorie: il capitale umano, il capitale strutturale/organizzativo e il capitale esterno o relazionale. Identificarli e gestirli adeguatamente permette di concentrarsi su quelli più rilevanti per il successo dell’organizzazione.
La conoscenza nascosta, il tesoro della tua azienda
La conoscenza tacita e implicita, quella basata sull’esperienza personale e sull’intuizione, può essere difficile da acquisire o trasferire all’interno dell’organizzazione. Ma è fondamentale capitalizzarla per renderla parte del patrimonio dell’organizzazione. Ciò può essere fatto attraverso la creazione di una cultura organizzativa che incoraggi l’apprendimento informale, la condivisione della conoscenza e la collaborazione tra i membri del team. Un buon processo di gestione della conoscenza contribuisce all’innovazione e alla crescita dell’organizzazione, aumenta la motivazione e l’impegno del team e migliora le prestazioni complessive.
ChatGPT, avvertenze all’uso
Dopo alcune settimane di utilizzo ecco qualche informazione per capire come funziona ChatGPT e qualche consiglio per sfruttarlo al meglio. ChatGPT è un modello basato su algoritmi statistici che produce ottimi testi e quando usato con le informazioni giuste, può essere un utile supporto nella scrittura, organizzazione delle informazioni, traduzione e risposta alle mail.
Guida pratica all’individuazione delle lacune di conoscenza in azienda
Per raggiungere gli obiettivi aziendali è necessario sapere cosa serve sapere. Innanzitutto occorre aver chiari gli obiettivi aziendali, conoscere a fondo i processi, individuare le lacune di conoscenza e le risorse esistenti e, infine, creare il piano di formazione, che deve essere personalizzato. E poi ricominciare. Perché questa valutazione deve essere un processo continuo per garantire che l’organizzazione sia sempre allineata alle esigenze del mercato e ai propri obiettivi.
La gestione della conoscenza: uno strumento per l’innovazione e il miglioramento continuo delle PMI
Gestire la conoscenza è cruciale per le PMI per rimanere competitive. Per migliorare le prestazioni aziendali è necessario gestire la conoscenza con un approccio strategico e coinvolgendo i dipendenti. La conoscenza, sia esplicita (formalizzata) che tacita (esperienziale), rappresenta un vantaggio competitivo che stimola l’innovazione e aumenta l’efficienza operativa. Il knowledge manager ha il compito di rendere accessibile la conoscenza per il miglioramento continuo dell’organizzazione.