La gestione della conoscenza: uno strumento per l’innovazione e il miglioramento continuo delle PMI

Le PMI stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza della gestione della conoscenza per rimanere competitive.

Ma cos’è esattamente la conoscenza? E come viene gestita dalle aziende?

Esistono due tipi di conoscenza: esplicita e tacita.

La conoscenza esplicita è quella formalizzata e condivisa attraverso documenti, manuali, procedure e software, facilmente accessibile e trasferibile da un individuo all’altro.

Invece, la conoscenza tacita risiede nelle menti degli individui e si basa sull’esperienza, l’intuizione e la capacità di apprendere in modo informale.

Perché è così importante gestire la conoscenza? Perché la conoscenza rappresenta un vantaggio competitivo, in quanto consente di stimolare l’innovazione, migliorare continuamente e aumentare l’efficienza operativa.

E qui entra in gioco il ruolo del knowledge manager, il professionista che si occupa di gestire la conoscenza all’interno dell’azienda, di identificarla, catalogarla, renderla accessibile e utilizzabile per migliorare i processi e i risultati dell’organizzazione.

Per gestire efficacemente la conoscenza all’interno di un’azienda infatti, è importante avere un approccio strategico e pianificato.

Bisogna identificare quali sono le conoscenze rilevanti per l’organizzazione e definire un processo di acquisizione, gestione e condivisione di queste informazioni. 

È necessario coinvolgere tutti i dipendenti nell’attività di gestione della conoscenza, attraverso formazione e incentivazione, per creare una cultura dell’innovazione e del miglioramento continuo. 

È fondamentale utilizzare tecnologie e strumenti digitali per facilitare la gestione, l’organizzazione e la condivisione delle informazioni tra i membri dell’organizzazione, in modo efficiente e sicuro.

Così si crea una base solida di conoscenza e si migliorano le prestazioni aziendali nel tempo.