Grazie per aver scaricato l’ebook!
Spero proprio che sia di tuo gradimento.
Ma prima di scappare a leggerlo dai un’occhiata al nostro blog, potrebbero esserci degli articoli che ti interessano!

Key Knowledge Assets: la chiave per il vantaggio competitivo dell’azienda
I Key Knowledge Assets (KKA) rappresentano la conoscenza che un’azienda possiede e che le permette di creare valore e di avere un vantaggio competitivo. Possono essere suddivisi in tre categorie: il capitale umano, il capitale strutturale/organizzativo e il capitale esterno o relazionale. Identificarli e gestirli adeguatamente permette di concentrarsi su quelli più rilevanti per il successo dell’organizzazione.

La conoscenza nascosta, il tesoro della tua azienda
La conoscenza tacita e implicita, quella basata sull’esperienza personale e sull’intuizione, può essere difficile da acquisire o trasferire all’interno dell’organizzazione. Ma è fondamentale capitalizzarla per renderla parte del patrimonio dell’organizzazione. Ciò può essere fatto attraverso la creazione di una cultura organizzativa che incoraggi l’apprendimento informale, la condivisione della conoscenza e la collaborazione tra i membri del team. Un buon processo di gestione della conoscenza contribuisce all’innovazione e alla crescita dell’organizzazione, aumenta la motivazione e l’impegno del team e migliora le prestazioni complessive.

ChatGPT, avvertenze all’uso
Dopo alcune settimane di utilizzo ecco qualche informazione per capire come funziona ChatGPT e qualche consiglio per sfruttarlo al meglio. ChatGPT è un modello basato su algoritmi statistici che produce ottimi testi e quando usato con le informazioni giuste, può essere un utile supporto nella scrittura, organizzazione delle informazioni, traduzione e risposta alle mail.

Guida pratica all’individuazione delle lacune di conoscenza in azienda
Per raggiungere gli obiettivi aziendali è necessario sapere cosa serve sapere. Innanzitutto occorre aver chiari gli obiettivi aziendali, conoscere a fondo i processi, individuare le lacune di conoscenza e le risorse esistenti e, infine, creare il piano di formazione, che deve essere personalizzato. E poi ricominciare. Perché questa valutazione deve essere un processo continuo per garantire che l’organizzazione sia sempre allineata alle esigenze del mercato e ai propri obiettivi.

Da Simest nuovo sostegno all’internazionalizzazione delle pmi
18,5 miliardi di euro: ecco quanto vale il nuovo Piano Strategico di Simest per sostenere l’internazionalizzazione delle pmi italiane nel triennio 2023-2025.

La trasformazione (digitale) dimenticata
Qualche giorno fa ho richiesto un certificato on line al mio Comune. Subito dopo la richiesta mi è arrivata una mail con il numero di protocollo, ma dopo alcuni giorni non avevo ancora ricevuto nessun’altra comunicazione. Preoccupato, ho chiamato il call center dove un cortese impiegato mi ha spiegato che per ricevere il mio certificato […]