Ha voluto venire personalmente, Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, per comunicare all’Italia l’approvazione del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con il quale arriveranno in Italia oltre 190 miliardi di euro.
A riceverla, il nostro Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha ricordato che “La sfida più grande è ora l’attuazione del piano. L’importante è che questi fondi siano spesi tutti e siano spesi bene, in maniera efficace e con onestà”.
Nelle prossime 4 settimane dovremo ricevere l’ulteriore nulla osta da parte del Consiglio Europeo, passo che in molti considerano una semplice formalità, per poi vedere sbloccata la prima tranche di 25 miliardi già entro fine luglio.
I primi fondi saranno indirizzati ad interventi per i giovani, la scuola e le infrastrutture, ma tutti gli operatori economici attendono le ulteriori risorse e, con grande trepidazione, le modalità che verranno messe in atto per il loro impiego.
Nella sua valutazione, la Commissione ha riconosciuto che il Piano italiano “rappresenta una risposta bilanciata e completa alla situazione economica e sociale” contribuendo “in maniera efficace ad affrontare le sfide identificate dalle raccomandazioni” della Ue.
Il suo valore si concentra nella capacità di rafforzare “il potenziale di crescita, la creazione di posti di lavoro, e la resilienza economica, sociale ed istituzionale” contribuendo in modo efficace alla transizione green e digital, priorità di Bruxelles per il periodo 2021-2027.
Giudicato positivo anche il meccanismo di monitoraggio dell’attuazione del piano e il sistema di controllo contro frodi e corruzione.
Unica B nella pagella della Commissione si trova alla voce “Costi”. L’Italia, come gli atri partner europei, non è riuscita a rispettare le indicazioni sulle stime delle spese per gli interventi e questo potrebbe portare a delle revisioni in corso d’opera.
Questa importante dote sta per arrivare: attendiamo ora leggi, regolamenti, appalti, bandi e contratti per utilizzarne al meglio le risorse e far ripartire l’Italia.