L’analisi del contesto: primo passo per un buon progetto

L’ho detto mille volte: per elaborare un buon progetto, oltre alla conoscenza delle tecniche di project management, è necessario acquisire una modalità operativa che si sviluppa in passi successivi e che richiede una attitudine specifica, potrei quasi dire una vera forma mentis progettuale.
Il primo passo da compiere è quello dell’analisi del contesto in cui si svilupperà il progetto.



5 attenzioni per scrivere un buon progetto

Te lo assicuro: anche se riuscissi a studiare tutti i manuali di project management pubblicati negli ultimi anni, non avresti la garanzia di poter elaborare un progetto di successo. Per quale motivo? Semplice, la mancanza di esperienza sul campo. Quella pratica che arricchisce, completa, dà senso alle fredde nozioni teoriche.
Ecco allora che desidero proporre qui 5 passi concreti per scrivere un buon progetto.
Più che strumenti sono approcci, da testare, misurare, confutare.



Quando si è costretti a dire «No!»

Ad alcuni può sembrare strano, ad altri poco professionale o addirittura contrario all’attitudine del buon consulente, però a volte capita, è capitato e sono sicuro che capiterà ancora di dover rispondere «No!» alla richiesta di un Cliente.
Contrarietà alla legge, condizioni avverse, incapacità personale: sono queste le tre categorie di circostanze che secondo me devono condurre un consulente a rispondere con un diniego, pur sapendo di poter perdere lo stesso Cliente.


PNRR, fondi strutturali e nuovi programmi europei: la capacità progettuale farà la differenza

Acquisire uno stile di lavoro progettuale è la scelta che il Sistema Italia deve fare per cogliere l’opportunità offerta dall’arrivo delle risorse di PNRR, fondi strutturali e programmi europei.
Dotarsi di portfolio progetti ricchi per farsi trovare pronti: ecco l’impegno di tutti.